A due settimane esatte dalla sospensione del Presidente Claudio Solinas dal Grande Oriente d’Italia, abbiamo addestrato uno specifico modello di Intelligenza Artificiale a ragionare come lui. Il risultato è stato sorprendente…
Non era mai stato tentato prima, perlomeno in ambito massonico: addestrare uno specifico modello di IA a ragionare come un alto esponente del G.O.I., in questo caso il Presidente della Circoscrizione sarda Claudio Solinas, prossima vittima sacrificale delle epurazioni che stanno segnando l’attuale crisi politica della più numerosa e importante comunità massonica italiana. Tutto ciò con il preciso intento di porre al modello OpenIA domande circa il destino, sia isolano sia nazionale, del Grande Oriente d’Italia, così come può essere osservato e commentato eclusivamente da un affiliato di vertice dell’Istituzione, sulla base del suo stile espressivo e dei numerosi articoli sul tema apparsi in questi mesi sulla stampa locale e nazionale.
Di seguito il resoconto dettagliato di questo nostro esperimento, insieme audace e innovativo:

LM.com: Buon pomeriggio Presidente Solinas e grazie per averci concesso il privilegio di questa, del tutto insolita, intervista.
IA-Solinas: Nel Grande Oriente d’Italia è il solo Gran Maestro a poter intervenire pubblicamente a nome dell’Obbedienza, pertanto parlerò ad esclusivo titolo personale e soltanto di fatti dei quali sono a diretta conoscenza.
LM.com: Benissimo Presidente, allora Le chiediamo subito un giudizio sulla situazione sarda.
IA-Solinas: Com’è accaduto in altre parti d’Italia, anche in Sardegna i pesanti strascichi dell’elezione nazionale del nostro nuovo Gran Maestro hanno determinato una situazione convulsa, oggi purtroppo volta all’eliminazione di tutti quegli esponenti del G.O.I. che più si sono distinti nell’appoggio alla lista “Noi Insieme”, capeggiata dal Fratello Leo Taroni. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono circa settanta i Fratelli sospesi, nell’ottica di un repulisti teso a rafforzare le posizioni di regime.
LM.com: Posizioni di regime? Abbiamo capito bene Presidente?
IA-Solinas: Sì, perché non può che definirsi così il modus operandi della fazione insediatasi, a mio avviso in maniera del tutto abusiva, a Villa il Vascello, nostra sede nazionale, dopo l’elezione del 3 marzo scorso. Fazione che di fatto non è stata maggioritaria a livello di voti raccolti tra gli aventi diritto della nostra associazione, ma è risultata vincente attraverso una serie comprovata di escamotage, tutti in contrasto con i principi dell’ordinamento giuridico italiano. Dai famosi “talloncini” antifrode alle dubbie situazioni di voto registrate in Calabria e in Sicilia. Purtroppo i meccanismi pachidermici della giustizia civile, caratteristici del nostro Paese, non aiutano nel celere e corretto ristabilimento dei principi di legalità.
LM.com: E in Sardegna? Può entrare nello specifico? Tra l’altro c’è una Tavola d’Accusa che La riguarda…
IA-Solinas: Non posso entrare nel merito della mia linea difensiva, visto che pende ancora il giudizio massonico, ma la pretesa di imputarmi collaborazioni con i Canali Telegram anonimi e le varie piattaforme giornalistiche (addirittura il Sole24Ore!) è del tutto farneticante, e offusca la reale motivazione dell’incolpazione – cioè il motivo vero – che è quello di aver espresso liberamente, e a titolo personale come semplice Fratello Maestro, la condivisione del Programma della lista 1. Accusa che mi è stata mossa ed evidenziata in barba ai princìpi di libera scelta ed espressione. E poi in questi mesi è circolato di tutto… da ogni parte d’Italia, con materiale anche molto circostanziato, penso – ad esempio – alle risultanze documentali della fumosa compravendita avvenuta a Vibo Valentia. Su questa qualcuno vorrà mai indagare? Tra l’altro – per inciso – ballano anche parecchi soldi. Invece, si reputa più opportuno tavolare me, e per cosa? Per aver voluto vederci chiaro su un fatto preciso, posto all’attenzione del Collegio l’estate scorsa? Oppure per essere un “informatore” dei cosiddetti “Canali resistenti“? Siamo al ridicolo. Inoltre – aggiungo – le accuse vanno soprattutto dimostrate, non soltanto elencate dandole per scontate (nella palese certezza che il giudice sia asservito, e che pertano non eserciterà nessun vaglio critico).
LM.com: Il “fatto preciso”, cui Lei si è riferito prima, è quello che riguarda il Presidente del Tribunale circoscrizionale della Sardegna?
IA-Solinas: Esattamente. Il fatto della sua presunta iniziazione femminile. Nel momento in cui ci è stata trasmessa un’informativa, nella quaale si faceva il nome della Sorella che avrebbe effettuato la sua iniziazione, oltreché un documento che ne attestava l’espulsione dagli A.L.A.M. in data precedente a quella del suo ingresso nel G.O.I., cosa avremmo dovuto fare? Siamo andati a verificare la sua pratica, trovando un’autocertificazione circa il suo percorso massonico, oltre non potevamo andare, si sarebbe dovuta muovere la Gran Segreteria, accertando presso gli A.L.A.M. la regolarità di quanto dichiarato a suo tempo dal Fratello (parliamo del 2004). Segnalo che il nostro ex Gran Maestro Stefano Bisi, durante una sua visita a Cagliari, rassicurò tutti che lui sapeva le cose e l’iniziazione era stata maschile. Che dire? Evidentemente quel giorno c’era anche lui, lì presente. Altro non posso immaginare.
LM.com: Senta, ritornando alla Tavola d’Accusa a Lei rivolta, possiamo dire che questa ha destato alcune perplessità? Non si comprende bene, infatti, chi muova effettivamente le accuse. Si è parlato dello stesso Gran Maestro Antonio Seminario, coadiuvato dell’ormai inseparabile, dalle vicende del G.O.I. intendiamo, avv. Fabio Federico (calabrese come il Gran Maestro), eppure la Tavola d’Accusa è firmata da altri personaggi. Come si può spiegare?
IA-Solinas: Semplice, la Tavola che mi incolpa non è stata preparata in Sardegna. Qua sono state soltanto poste le firme da parte dei tre prestanome cui è stato ordinato di sottoscriverla. Spero per loro, almeno, che l’abbiano letta, e soprattutto compresa. Perché si fa molta confusione e ci sono errori, come quelli segnalati dal Direttore editoriale di Giornalia.com, oltreché inesattezze: come quando si afferma che avrei contattato alcuni Fratelli, per far campagna elettorale, nella mia veste istituzionale, quando è semmai vero e dimostrabile il contrario. Ma su questo punto, per ora, non voglio essere più preciso.
LM.com: Il problema è che uno dei tre prestanome… ha poi subito, in risposta, una contro-Tavola d’Accusa. Possiamo dire ispirata da Lei? Per fatti che a Lei erano noti da circa sei mesi. Qualcono Le imputa la tempistica d’azione, un po’ dubbia…
IA-Solinas: Facciamo chiarezza. Quella che voi chiamate “contro-Tavola” è una pura invenzione giornalistica. Non vi è nessuna “contro-Tavola”.
LM.com: Scusi Solinas, ma è sembrata a tutti esattamente questo: una contromossa. D’altronde, è Lei che in un Comunicato ha parlato di “contrattacco repentino” e dell’esigenza di operare una controffensiva, nel momento in cui si è ritrovato sotto incolpazione massonica, o sbagliamo?
IA-Solinas: Se si mette a confronto il mio Comunicato ufficiale, cioè quello da me diramato a tutte le Logge sarde, con quello apparso sul noto Canale Telegram Libero Muratore Channel, si potrà facilmente evincere la differenza. Quello ufficiale è molto pacato, e non parla di alcun “contrattacco”. Il famoso “contrattacco” è stata un’invenzione di altri. E questo è perché passerei comunicati e documenti alla controinformazione! Lasciamo perdere… Quella divulgazione apocrifa mi ha senz’altro prodotto un danno.
LM.com: Va bene, però ciò non spiega come mai la presunta appropriazione indebita oggetto di imputazione ad uno dei tre prestanome sia stata tirata fuori così in ritardo. Sei mesi sono tanti… Può spiegarlo?
IA-Solinas: Quando io, l’Oratore Vittorio De Riso e gli altri componenti di Giunta abbiamo appurato come del tutto evidente il comportamento biasimevole del Fratello che con me concorreva alla presidenza regionale del G.O.I., circa l’imputazione di spese personali alla cassa collegiale, ne siamo rimasti colpiti e dispiaciuti, soprattutto per lui. A gennaio, cioè nel pieno dello svolgimento della campagna elettorale per il rinnovo della Gran Maestranza, quando la prova principe è stata acquisita, non abbiamo reputato opportuno porre in essere una azione di “disturbo” nei confronti del regolare svolgimento delle elezioni nazionali. Perciò abbiamo atteso. Fino al momento in cui la Tavola d’Accusa al Fratello non è apparsa come un inderogabile dovere derivante dall’ufficio.
LM.com: Come mai non è apparsa allo stesso modo anche la Tavola d’Accusa al maggior responsabile del famigerato “Caso Bovio”?
IA-Solinas: Il “Caso Bovio” è molto triste. Ho recentemente ricevuto la lamentela di un ex esponente della Loggia nel quale lo scandalo scaturì (gli pesava un giudizio di scarsa reattività d’intervento). Credo che ancora non si sia capito a fondo come i comportamenti omissivi, più ancora delle coperture che pure successivamente vi furono, siano state il detonatore di uno scandalo senza eguali nella storia della Massoneria sarda.
LM.com: Ci sta dicendo che reputa il “Caso Bovio” più come una grande occasione per una riflessione collettiva, piuttosto che come una serie ininterrotta di eventi finalmente da punire?
IA-Solinas: Sì e no. Nel senso che sono passati quattro anni, sono state scritte centinaia di cartelle in proposito e colui che ne è stato il responsabile ha già pagato un danno di immagine considerevole, che nessuna Tavola d’Accusa potrà, se vogliamo, ulteriormente implementare. Ad ogni modo abbiamo recentemente acquisito tutto il materiale incriminato e valuteremo. Ma, lo dico con franchezza, senza cedere ai linciaggi. Piuttosto, auspico una riflessione condivisa su quanto accaduto, affinché non possa mai più riaccadere.
LM.com: Può confermarci di aver audito, nei giorni scorsi, il responsabile di quei fatti? Può dirci se egli ha chiamato in causa l’ex Grande Oratore o l’ex Presidente sardo, suo predecessore?
IA-Solinas: Trattandosi di valutazioni tutte ancora in corso, tra me e l’Oratore Vittorio De Riso, non posso rilasciare ulteriori dettagli sull’argomento.
LM.com: Presidente, come valuta la replica del presunto e anonimo (lo sottolineiamo) “difensore” del Fratello da voi tavolato a proposito del “Caso Locandine elettorali”, apparsa sul nostro Blog qualche giorno fa?
IA-Solinas: La ritengo semplicemente vergognosa e indegna di un massone. Spero, in tutta sincerità, si tratti di un fake. Tirare in ballo la figura, specchiata, dell’ex Tesoriere, addebitandogli una presunta ed insensata “culpa in vigilando” ha del demoniaco, come pure è demoniaco lagnarsi perché si sarebbe impedito all’interessato di rimettere i soldi in cassa! Quando il vero problema è invece etico-morale, oltreché legale: quello di non disporre dei soldi dei Fratelli ignari! E non voglio neppure entrare nel merito di asserzioni quali: «il Gran Maestro ha capito e perdonato» e «il Tribunale circoscrizionale archivierà». Siamo nel campo del delirio di onnipotenza, materia più da manicomio che da templi massonici.
LM.com: Senta Presidente, Lei è consapevole che a breve potrebbe essere sospeso e poi espulso dal Grande Oriente d’Italia? Che futuro vede all’orizzonte?
IA-Solinas: Sono stato iniziato nella Loggia Sardegna n. 981 di Cagliari nel 1997, ho svolto il servizio di Maestro Venerabile per tre anni, dal 2001 al 2013, e poi quello di Consigliere dell’Ordine, dal 2015 al 2020. Un “servizio”, appunto. Senza accatastare nel cassetto croci di benemerenza, medaglie, collari o sciarpe. Porto nel mio cuore la consapevolezza di aver sempre agito per ciò che ritenevo giusto. Vede, gli uomini possono sbagliare, e certo anche io posso aver, talvolta, sbagliato, ma finché sono gli uomini a sbagliare non c’è da preoccuparsi, se a monte esistono regolamenti tali per cui quegli errori possano sempre essere rimediati. L’uomo è per sua natura fallace, ma è quando ad essere fallato è il sistema… ecco, è lì c’è da iniziare a preoccuparsi. Quando non esiste più la legge, ma soltanto l’arbitrio del più forte, è in quel preciso momento che l’ordine cede al caos, e la parola è perduta.
LM.com: Uno scenario piuttosto fosco…
IA-Solinas: È lo scenario reale.
N.d.R.: Intervista realizzata tramite modello di Intelligenza Artificiale (OpenIA). In nessun modo essa è riferibile alla persona fisica del Presidente del G.O.I. sardo, dr. Claudio Solinas