Archiviata la “bolla” fumosa del ricorso civile, i social invocano a gran voce la soluzione politica: “Per ogni Vero Scozzese potrà andare solo in due modi: trovare il coraggio di intraprendere la via che conduce alla dignità, chinare la testa e procedere guardando per terra”
Terminati gli infruttuosi cannoneggiamenti taroniani sul “Vascello”, con i panzer commanders del ten. prof. Sammarco impegnati ora in una difficile manovra di ripiego, è sul fronte Scozzese che si è aperto, in queste ultime ore, l’ultimo spiraglio di speranza per le sempre più sfiduciate truppe del Fronte massonico del Nord.
Per questo oggi tutta la Massoneria italiana volge il proprio sguardo al “Potentissimo” Giulio Nigro, Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato. L’unico ritenuto in grado di poter costruire quella “Casa comune” che migliaia di massoni, stanchi del G.O.I. S.p.a. e delle guerre civili, agognano desiderososi soltanto di poter proseguire i propri “architettonici lavori” in un clima finalmente sereno e fraterno, lontani dai killeraggi politici delle Tavole d’Accusa su commissione e dai negazionismi sul fronte antimafia, ritenuti ormai intollerabili ed onta per qualsiasi vero latomista.

Il tempo stringe
Il fattore “tempo” non gioca a favore. Il 20 settembre, anniversario della presa di Porta Pia, il Gran Maestro del G.O.I. Antonio Seminario annuncerà, dal sagrato prospicente Villa il Vascello, la definitiva scomunica di tutto l’Alto comando taroniano.
Il “candidato” Leo Taroni, in primis, poi a cascata tutti i Generali colpevoli di sedizione, ma soprattutto di aver organizzato una raccolta fondi per armare i Codici delle truppe legali di insurrezione, scatenate nella più dura offensiva che un Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia sia mai stato costretto a respingere dai tempi della fondazione dell’Ordine.
Non solo: con i graduati taroniani del “Comando Alta Italia” saranno anche falcidiati quegli Scozzesi del Supremo Consiglio ancora leali alla figura del Sovrano in carica (e Giulio Nigro stesso).
A quel punto, il Rito cadrà inesorabilmente nelle mani delle Forze lealiste insieme al “tesoro scozzese”, stimato tra i 2 e i 4 milioni di euro, che potrà essere facilmente inglobato in una nascente Super-Fondazione, finalizzata alla gestione indisturbata di tutto il patrimonio immobiliare e mobiliare massonico collegato ai vertici del G.O.I., compreso ogni rapporti economico sparso per lo Stivale. Game over
La Casa comune
Per tutte queste ragioni occorre fare presto. La soluzione sarebbe in “controtendenza” rispetto al praticato internazionale, ma è anche vero che l’Italia ha sempre rappresentato il ventre molle del tessuto massonico europeo, motivo per il quale sarebbero giustificabili, e quindi giustificate, misure eccezionali e d’urgenza.
A Giulio Nigro nella sostanza si chiede di creare, in seno al Rito Scozzese, una Gran Loggia capace di accogliere i Tre Gradi della Massoneria azzurra, quelli che per convenzione formalizzata sono solitamente esclusi dalla giurisdizione dei Corpi rituali.
In questo modo Nigro resterebbe Sovrano del Rito, ma aggiungerebbe su di sé la dignità di Gran Maestro per i massoni alla sua obbedienza nei tre Gradi, che sarebbero innanzitutto tutti gli Scozzesi del R.S.A.A., più tutti quei “fratelli” bussanti – in ragione di molte migliaia – che troverebbero nel nuovo Tempio un approdo sicuro.
Dal Canale Telegram t.me/notiziemassoniche gli appelli in questo senso si sprecano, tanto da aver provocato una presa di posizione ufficiosa da parte del Rito Scozzese (in seguito alla proposizione da parte del Canale di un sondaggio), affidata ad un portavoce del Sovrano Gran Commendatore:
“Giulio Nigro è totalmente estraneo a qualsiasi ipotesi di sottomissione al Gran Maestro del G.O.I. Antonio Seminario. Egli ha già salvaguardato il Rito in passato, dalle indebite pressioni degli attuali detentori del potere del Vascello, e lo continuerà a fare anche in futuro.
La Lettera oggetto del Vs. sondaggio è stata scritta per dovere di correttezza e cortesia istituzionale, ma si ferma al suo dettato: la richiesta di un ripensamento del G.O.I. stante la scelta compiuta, che è parsa al Sovrano Nigro ben poco ponderata.
Se ufficialmente si attende lo sperato ripensamento e tutto pare fermo, sotto i tratti dell’ufficialità sono state intraprese tutte le possibili contromosse, a livello internazionale, per garantire un futuro autonomo al Rito Scozzese Antico e Accettato.”
La “trattativa americana”

Il messaggio lascia intendere che sarebbe effettivamente in atto una trattativa a Washington, presso il “Supremo Consiglio Scozzese Madre del Mondo”. I termini della stessa per ora non si conoscono, ma probabilmente concernono i successivi riconoscimenti internazionali (presumibilmente soprattutto americani) da garantirsi nel tempo alla costituenda Gran Loggia.
Da parte di Notizie massoniche italiane, che abbiamo sentito per la redazione del nostro articolo, ci informano che sono moltissimi i messaggi di massoni “non-Scozzesi” che si interrogano sul proprio destino, e cioè se anche loro potranno trovare un riparo sicuro nella nuova “Casa”.
Allo stato dell’arte è prematuro immaginare una risposta, ma c’è da credere di sì. Anche perché la nuova struttura avrà, almeno all’inizio, tutto l’interesse ad inglobare nel proprio seno protettivo tutti i reduci taroniani, sconfitti definitivamente dal forte esercito massonico delle “Due Sicilie” agli ordini del Gran Maestro Antonio Seminario, proclamato a Rimini tra gli scroscianti applausi dell’intera assemblea festante.