Dal Canale Telegram Notizie massoniche italiane parte la proposta che spacca il fronte dissidente. Tra voglia di normalizzazione e “questione morale” ripartono i Lavori esoterici della più importante e numerosa Comunione massonica nazionale
C’è una nuova divisione nel Grande Oriente d’Italia, stavolta tutta nel campo taroniano, i “fratelli civilisti”, con Quartier generale a Milano, da una parte, e i “fratelli realisti”, le cui tracce portano in Sicilia, dall’altra. Di mezzo uno Stivale che pare non poterne più di “fraterne” guerre intestine.
La svolta pare esserci stata a Roma, durante l’incontro rituale a Villa il Vascello, sede nazionale del G.O.I., tenutosi in occasione della commemorazione della presa di Porta Pia. Nel discorso tenuto dal Gran Maestro Antonio Seminario i toni sono stati mantenuti ben al di sotto del livello di guardia, tanto da aver concretizzato quella che è stata percepita come un’apertura al dialogo.

Insomma, una “breccia” in linea con il contesto risorgimentale che è stata subito sfruttata per regolare i conti sul fronte delle Forze massoniche resistenti.
I realisti
La nuova categoria di truppe sul terreno di gioco sono i “realisti”, che contestano senza mezzi termini la gestione post-elettorale della Lista 1, accusata di essersi affidata completamente ai Tribunali statali, per l’affermazione delle sue ragioni, senza aver però ben chiara un'”idea” del Grande Oriente d’Italia. O perlomeno, nessuna idea dichiarata esplicitamente visto il prolungato silenzio, ormai mortifero, degli Alti comandi nordisti.
In questo modo è stato il Canale Telegram dichiaratamente taroniano Notizie massoniche italiane ad alzare la voce, facendosi portavoce politico della Lista elettorale guidata da Leo Taroni, ex Sovrano del Rito Scozzese Antico e Accettato.
In assenza di segnali di vita che non fossero il continuo ricorso al linguaggio giuridico (imitazione perfetta del bisi-pensiero, che riversava in Tavole d’Accusa quasi sempre immaginifiche e pretestuose l’animus stroncandi verso ogni opposizione interna), dicevamo, si è levata una voce differente:
“Basta farsi un giro per le Officine per capire che la voglia di normalizzazione non è tanta, è immensa.
Chiunque finga di non vedere, o vive in un mondo parallelo o è in malafede.
Taroni ha perso la legittimazione alla vittoria conseguita il 3 marzo in Gran Loggia a Rimini, quando al grido “Noi ci saremo, il G.O.I. è nostro!” il primo a non partecipare è stato lui, e il G.O.I., tra carovane organizzate dai calabresi di Calabria (quelli che non li sposti, non gli altri che vengono espulsi!) e plebiscito alla proclamazione del Gran Maestro, è andato agli “altri”.
Oggi occorre fare una scelta responsabile.
Il Gran Maestro non potrà restare in eterno all’ombra scomodissima e infelice di Stefano Bisi. Paradossalmente la parte taroniana dialogante e legittimante potrebbe essere la sua migliore via d’uscita…
Il Gran Maestro deve inviarci qualche segnale… iniziare da gesti di buona volontà che vanno nel senso della reciproca coesistenza.
Seminario ha l’occasione storica, in un tempo difficile, di lasciare la sua impronta. Se questa andrà nel verso giusto si potrebbero aprire scenari imprevedibili.
Caro Gran Maestro, a noi piacerebbe un tuo atto di signorilità… sta a te iniziare.
Magari facendo decadere le rancorose tavole contro il Fratello Silverio Magno, figlie dell’astio di Bisi.
Chiudiamo insieme, e definitivamente, la stagione degli odi e dei rancori partoriti dall’ego smisurato del tuo predecessore.
Rendiamo insieme il G.O.I. un posto migliore”.
Seguita da commenti tutt’altro che teneri versi i “fratelli civilisti”:
“Carissimi della NMI,
allo spoglio finale Taroni HA VINTO, magari per pochi voti ma ha vinto!
La CEN e la Corte Centrale hanno poi provocato questo disastro in atto.
Perche’ è stato permesso tutto questo? e da chi?
Certamente Leo ha sbagliato strategia pre – durante – post Gran Loggia.
Che sia stato consigliato male o altro non lo sapremo mai, ma oramai è ininfluente.
Inoltre tantissimi dei suoi adepti hanno avuto un curioso comportamento approvando il bilancio, partecipando alla tornata, non impugnando la proclamazione, mi riferisco soprattutto ai Fratelli di Loggia di Taroni e poi ai seguaci di Zucconi, Salsone, Bonvecchio, Barbi etc. etc.
Nulla e nessuno ha mosso un dito per mantenere/riprendere la vittoria in tempi in cui, statutariamente era consentito.
Nessuno ha mosso un dito per cercare di recuperare gli espulsi. PERCHE?
Sembra quasi tutto scontato ed in perfetto accordo tra le parti ma…..ha vinto Taroni, e Seminario gli ha portato via il Collare, questo non possiamo far finta di dimenticarlo.
Una volta preso lo scettro del comando Seminario ha decapitato il RSAA che, apparentemente, se ne è stato lì, subendo senza possibilità di replica, nonostante l’immenso appoggio della Madre Loggia del Mondo……..PERCHE?
Siamo ad Ottobre e 24.000 Fratelli non sanno ancora nulla di certo, nemmeno se pagare o meno le capitazioni.
Siamo stufi dei sogni…abbiamo bisogno di certezze sia dal GOI sia dal RITO.
Dateci risposte alle domande, soluzioni ai problemi, basta con queste becere liti da pollaio.
Quali sono le belle notizie?”
Le Proposte
Lanciate nel campo del Gran Maestro le proposte del ritiro delle Tavole d’Accusa promosse contro l’Oratore messinese Silverio Magno e il presidente della Circoscrizione sarda Claudio Solinas, che costituirebbe senz’altro una de escalation del conflitto massonico in atto.
Da ultimo la creazione di una Commissione per lo studio e la prevenzione del fenomeno infiltrativo mafioso, con presidenza da affidarsi a Leo Taroni o comunque ad un “fratello” vicino alla Lista 1, coadiuvato da altri quattro componenti di nomina del Gran Maestro.
Una soluzione che sarebbe certamente in grado di incidere positivamente sulla percezione che l’opinione pubblica nazionale ed estera ha del Grande Oriente d’Italia, profondamente influenzata dal ricordo della P2 e corroborata negativamente dal recente “Caso Tumbarello”, sul quale si addensano sempre più le prove di un forte coinvolgimento malavitoso per il medico e “fratello” siciliano.