Sempre più alla lente d’ingrandimento internazionale l’errore compiuto dalla U.G.L.E. sul nuovo riconoscimento concesso al G.O.I. – il Gran Cancelliere Paul Engeham sapeva, oppure fu “fregato” da Stefano Bisi?
Il caso massonico internazionale, recentemente sollevato dalla piattaforma giornalistica Giornalia.com, circa l’errore giuridico/formale commesso dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra (U.G.L.E.) nel riconcedere, l’8 marzo 2023, il riconoscimento al Grande Oriente d’Italia (G.O.I.) non si placa.
Nella serata di ieri il Canale Telegram Notizie massoniche italiane ha divulgato il contenuto di una nota proveniente da Giornalia, la quale informava la comunità massonica italiana che della rilevante questione se ne sta occupando persino la Conferenza delle Gran Logge Americane:
Carissimi utenti,
il Direttore editoriale di Giornalia.com Andrea Pirastu ci fa sapere di aver ricevuto risposta dal Gran Segretario della Conferenza dei Gran Maestri americani Mr. Glen Cook, in merito alla e-mail in cui si segnalava l’inchiesta giornalistica italiana condotta al fine di dimostrare la mancanza dei requisiti giuridico/formali del riconoscimento ottenuto, in data 3 marzo 2023, dal Grande Oriente d’Italia (G O.I.) da parte della Gran Loggia Unita di Inghilterra (U.G L.E.).
Mr. Cook ha risposto che, vista la delicatezza della questione, ritiene opportuno che la vicenda sia affrontata direttamente con la Gran Loggia Unita di Inghilterra (U.G.L.E.), e che non può assumere una posizione ufficiale nel merito in quanto la U.G.L.E. non fa parte della Conferenza americana.
Nell’attuale fase concitata ed in repentino aggiornamento è giunta ieri, all’attenzione della nostra Redazione, una nota “pro veritate” rilasciata da un ex Dignitario del Board nazionale della Gran Loggia Regolare d’Italia (G.L.R.I.), che vuole per adesso restare anonimo.
La riportiamo nella sua interezza. Essa rimanda ad un nodo che molto presto dovrà essere sciolto: il Gran Cancelliere Paul Engeham sapeva della mancanza dei requisiti giuridico/formali necessari alla concessione del nuovo riconoscimento inglese al G.O.I., oppure è stato dolosamente “fregato” dall’allora Gran Maestro italiano Stefano Bisi?
Anticipiamo che invieremo, anche noi di liberomuratore.com, formale richiesta in merito a Mr. Paul Engeham, con l’intento di conoscere se venne in possesso, prima del marzo 2023, di documenti della ex Giunta Bisi tesi ad accreditare il fatto che la stessa avesse poteri deliberativi sulla questione della condivisione territoriale con la G.L.R.I., poiché tali poteri erano (e sono), al contrario, riservati statutariamente in esclusiva alla Gran Loggia. inoltre, se lo stesso Gran Cancelliere fosse al corrente che, se così fosse, la ex Giunta Bisi con tale atto si rendeva colpevole di Alto Tradimento nei confronti del G.O.I.

Alla comunicazione trimestrale della Gran Loggia Unita d’Inghilterra di mercoledì 8 marzo 2023, al punto “Riconoscimento delle Gran Logge straniere”, il Consiglio delle Proposte Generali ha raccomandato ed ottenuto dalla Gran Loggia il ripristino del riconoscimento del Grande Oriente d’Italia, dichiarando quanto segue:
4.3 Questa Gran Loggia ha riconosciuto il Grande Oriente d’Italia nel settembre del 1972 come organizzazione massonica dominante in tutta Italia e rispondente ai Principi fondamentali per il riconoscimento di una Gran Loggia sanciti dalle Gran Logge Britanniche nel 1929;
4.4 La Gran Loggia ha ritirato il riconoscimento del Grande Oriente d’Italia nel 1993, poiché a suo parere il Grande Oriente d’Italia non soddisfaceva più quei Principi fondamentali. Più tardi, nello stesso anno, la Gran Loggia riconobbe la Gran Loggia Regolare d’Italia di nuova formazione. La maggioranza delle Grandi Logge regolari e riconosciute da questa Gran Loggia non condivideva tale opinione e ha continuato a riconoscere il Grande Oriente d’Italia.
4.5 Il Grande Oriente d’Italia ha richiesto il ripristino del riconoscimento. Il Consiglio ha esaminato la situazione ed ha concluso che il Grande Oriente d’Italia ora soddisfa nuovamente i Principi fondamentali per il riconoscimento delle Grandi Logge. Il Consiglio ritiene – non essendoci motivo di credere che il Grande Oriente d’Italia non continuerà a mantenere un percorso regolare in futuro – che il ripristino del riconoscimento a quello che è di gran lunga il più grande corpo della Massoneria Regolare in Italia sarebbe nel migliore interesse di questa Gran Loggia. Quindi, raccomanda a questa Gran Loggia che il riconoscimento al Grande Oriente d’Italia venga ripristinato.
4.6 Il Grande Oriente d’Italia accetta l’attuale prassi della Gran Loggia di non riconoscere una seconda Gran Loggia in un territorio senza il consenso e l’accordo di entrambe le Gran Logge interessate. Il Grande Oriente d’Italia ha già indicato che, se verrà ripristinato il riconoscimento acconsentirà e concorderà con questa Gran Loggia il continuo riconoscimento della Gran Loggia Regolare d’Italia. La Gran Loggia Regolare d’Italia ha dato un analogo consenso e accordo nei confronti del Grande Oriente d’Italia
Al punto 4.5 il Board dichiara che il Grande Oriente d’Italia ha richiesto il ripristino del riconoscimento. Prima domanda: la Gran Loggia del G.O.I. ha deliberato la richiesta di ripristino del riconoscimento?
Al punto 4.6 il Board della UGLE dichiara che il Grande Oriente d’Italia accetta l’attuale prassi della UGLE di non riconoscere una seconda Gran Loggia in un territorio senza il consenso e l’accordo di entrambe le Gran Logge interessate. Il Grande Oriente d’Italia ha dichiarato di accettare che, se verrà ripristinato il riconoscimento, nulla osta che la UGLE continui a riconoscere la Gran Loggia Regolare d’Italia. Quindi, la GLRI ha dato il suo assenso al riconoscimento del GOI, senza il quale il GOI non sarebbe stato riconosciuto!
Seconda domanda: La Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia è stata informata che avrebbe dovuto condividere il territorio con la GLRI? Ricordando ancora una volta che per la UGLE “sovranità territoriale” significa che una Gran Loggia ha autorità esclusiva sulle Logge e sui Fratelli che ne fanno parte, a prescindere dal luogo in cui sono concretamente dislocate, e senza doverla dividere con Supremi Consigli o altri Corpi rituali.
Terza domanda: visti i punti precedenti, è stato modificato l’art. 2 comma 2 della Costituzione del Gran Oriente d’Italia? che recita: «Il Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani – è storicamente la prima Comunione Massonica Italiana… e rappresenta la sola fonte legittima di autorità massonica nel territorio italiano e nei confronti delle Comunioni Massoniche Estere»
La GLRI da parte sua, e al contrario del GOI, è già perfettamente allineata statutariamente ai principi della UGLE. Allego estratto del punto 1 e 2 “La Gran Loggia” che recita:
LA GRAN LOGGIA
- La Gran Loggia Regolare degli Antichi Liberi e Accettati Muratori d’Italia, d’ora in avanti denominata “Gran Loggia”, rappresenta e cura gli interessi generali delle Logge e dei Fratelli che lavorano alla sua obbedienza. La Gran Loggia è composta dal Gran Maestro, dai Grandi Ufficiali in carica, dagli Past Grandi Ufficiali, dai Grandi Ufficiali Onorari e dai Maestri Venerabili in carica. Il Fratello che sostituisce in Gran Loggia o in Gran Loggia Regionale o in Loggia o in Commissione un Ufficiale o un Fratello assente avrà tutti i diritti, i poteri e i doveri dell’Ufficiale o del Fratello di cui egli è il sostituto.
- La Gran Loggia possiede la suprema autorità di emanare, modificare ed abrogare le Leggi e i Regolamenti per il governo dell’Ordine, preservando sempre gli Antichi Landmarks della Libera Muratoria e fatto salvo il pieno rispetto e l’immutabilità dei cinque Documenti, approvati dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra ed adottati quali Carte Fondative dalla Gran Loggia Regolare d’Italia, di seguito elencati: “Antichi Doveri e Regole che devono essere letti dal Segretario al Maestro Eletto prima della sua installazione a Maestro Venerabile”, in quindici articoli; “Scopi e Relazioni della Massoneria”, in undici articoli; “Principi fondamentali per il riconoscimento di una Gran Loggia”, in otto articoli; “I doveri di un Libero Muratore”, in sei capi; “Dichiarazione su Massoneria e Religione”.
Il Gran Cancelliere della UGLE si è posto la domanda se la Giunta del Grande Oriente d’Italia avesse o meno i poteri per deliberare il ripristino del riconoscimento nei termini indicati, e soprattutto che la Dichiarazione è in netto contrasto con l’articolo 2 comma 2 delle Costituzioni del Grande Oriente d’Italia?
Su questo punto, nel 2015/2016, il precedente Gran Cancelliere inglese Derek Dinsmore fu impeccabile nel rispettare la procedura, avendo chiesto all’allora Gran Maestro del GOI Stefano Bisi di deliberare in Gran Loggia quanto previsto dai Regolamenti, e dopo aver ottenuto dalla GLRI il consenso a che sarebbe stata disponibile ad esprimere parere favorevole al riconoscimento territoriale del GOI.
La GLRI ha rispettato perfettamente la procedura. Mentre la UGLE ha applicato la procedura senza però verificare e accertare i poteri deliberativi della Giunta del GOI sulla sensibile materia, e soprattutto senza accertare preventivamente la modifica dell’articolo 2 comma 2 della costituzione del Gran Oriente d’Italia, in netto contrasto con quanto dichiarato dalla precedente Giunta.