Mentre il Gran Delegato Scozzese Leo Taroni e il Gran Maestro della Gran Loggia Regolare D’Italia Fabio Venzi gettano le basi per uno storico Protocollo d’Intesa tra R.S.A.A. e G.L.R.I., il Gran Maestro del G.O.I. Antonio Seminario sonnecchia Al VasCEllo
Non ne avremo mai saputo niente, se non fosse stato per il Canale Telegram di informazione massonica Notizie massoniche italiane che, pur pregando i propri iscritti di non far trapelare la “nota” alle orecchie interessate del Gran Maestro del G.O.I. Antonio Seminario, ne ha dato comunque notizia a partire dal pomeriggio di ieri.
Leo Taroni e Fabio Venzi, alla fine, si sono incontrati vis-à-vis e parlati, e questo fatto ha tutto il potenziale dirompente di una bomba atomica, l’ennesima lanciata sul terreno di battaglia dei “fratelli massoni” italiani, ormai divisi letteralmente per bande: da una parte i lealisti, fedeli alla Giunta del “Vascello”, dall’altra i taroniani del G.O.I., che a loro volta si dividono in “civilisti”, che rispondono all’avv. lombardo Antonino Salsone, e “realisti”, costituenti un “reparto d’assalto” scozzese di manovra rispondente al notaio messinese Silverio Magno, ma che probabilmente sta anche giocando una partita in proprio.
In mezzo i glri, per ora spettatori di uno scontro che si gioca tutto in casa altrui, pronti però ad accogliere quella parte che risulterà, molto presto, nel G.O.I., scissionista.
Venzi e Taroni
Ovvero due uomini, due Generali massimi che in questo momento hanno la necessità l’uno dell’altro. Con Leo Taroni a rappresentare il Rito Scozzese, messo inopinatamente all’angolo nel G.O.I., in condizione potenzialmente letale, e Fabio Venzi, degnissimo interprete di quella sempre più forte ed autorevole volontà di cementare, in Italia, un tipo differente di Massoneria, non più negazionista e ondivaga sul tema dell’antimafia, ma totalmente trasparente e legalitaria.
Ed è proprio per far questo che la “regolarità” della G.L.R.I. troverà nell’esperienza e nella compattezza del Rito Scozzese, già baluardo storico trent’anni fa nell’arginare la deriva piduista, un sicuro pilastro per la sua fruttuosa crescita.
L’incontro
Dalle prime informazioni sembra che l’incontro abbia gettato le basi per una veloce collaborazione, che potrebbe portare molto presto alla firma di un Protocollo d’Intesa tra le due Associazioni massoniche. La G.L.R.I. sarebbe pronta ad accogliere sia singoli transfughi dal G.O.I. sia intere Logge, che potrebbero in questo modo mantenere anche il loro “nome” originario, cambiando solo la matricola e sostituendo la Bolla di fondazione del G.O.I. con quella G.L.R.I.
Il R.S.A.A. otterrebbe dalla G.L.R.I. i Tre Gradi “azzurri” necessari al proprio regolare funzionamento, superando in questo modo il famigerato Decreto 10/AS del G.O.I., con il quale quegli stessi Tre Gradi gli sono stati tolti, comportandone il blocco totale dell’attività e la previsione della colpa massonica, in seno al G.O.I., per tutti quei membri “scozzesi” che ancora non abbianoprovveduto e cessare nella loro doppia appartenenza.
Il Futuro
Se la G.L.R.I. aiuterà il R.S.A.A. in Italia, i vertici Scozzesi, essendo il Rito italiano riconosciuto dal Supremo Consiglio Scozzese di Washington (Madre del Mondo), aiuterebbero la Gran Loggia Regolare e Legalitaria italiana a radicarsi sul suolo americano, dove per essa si attendono i riconoscimenti di una moltitudine di Gran Logge americane. Riconoscimenti patrocinati dallo stesso Supremo Consiglio Scozzese della Giurisdizione Sud.
Insomma, un bel progetto, al servizio di una Massoneria italiana fortemente radicata nei valori iniziatici e aperta – finalmente – al dialogo costruttivo con i poteri dello Stato.
Antonio Seminario
Il Gran Maestro del G.O.I. Antonio Seminario in questa fase nicchia, se non altro perché l’accelerazione presa dagli eventi lo ha oggettivamente posto fuori gioco.
Sospendere immediatamente dal G.O.I. i vertici Scozzesi, cioè in primis il Sovrano Gran Commendatore Giulio Nigro (soprattutto quando questi sono prossimi alla firma dell’intesa con la G.L.R.I. di Fabio Venzi), servirebbe davvero a poco, e forse sarebbe persino controproducente, in quanto finirebbe per accelerare, di fatto, gli eventi già in atto. Del resto il “far nulla” potrebbe essere parimenti catastrofico, almeno a livello di immagine, perché certificherebbe l’impotenza di fronte ad una piega del tutto inaspettata degli eventi.
Una brutta situazione, non c’è che dire, aggravata pure dalla recente questione, assurta agli onori della cronaca massonica internazionale, degli errori formali commessi dalla U.G.L.E., più esattamente dal Gran Cancelliere inglese Paul Engeham, nella restituzione del riconoscimento inglese al G.O.I. del marzo scorso. Il tutto senza aver previamente verificato, da parte di Mr. Engeham, i poteri statutari della Giunta del Grande Oriente d’Italia in relazione al testo dell’art. 2 comma 2 della Costituzione dell’Ordine, in palese contrasto con il dettato del documento partorito oltremanica.
Insomma… un periodaccio per Antonio Seminario, con tante brutte gatte da pelare.
2 commenti
Mi chiedo perché tanto clamore per una massoneria (G.O.I e G.L.R.I.) che si vanta di essere un “massoneria universale” se non hanno l’altra metà del cielo”??.
Con queste vicende squallide hanno dimostrato di non essere una massoneria autentica.
Il futuro da disegnare per la massoneria è quella di essere aperta a tutti.