Secca risposta del Direttore di Agenparl Luigi Camilloni al Comunicato G.O.I. firmato dal sedicente Gran Maestro Stefano Bisi, cui ha fatto seguito la presa di posizione del Legale avv. Francesco Lorenti. Le questioni poste sul tavolo riguardano il rispetto della legalità e della Giustizia italiana.
Diamo conto del duro scontro in atto tra Agenparl, Agenzia di stampa parlamentare, e Stefano Bisi. Questo il Comunicato del Grande Oriente d’Italia:

Questa la missiva del Direttore di Agenparl Luigi Camilloni all’avv. Raffaele Cappiello, curatore speciale del G.O.I.:
Egregio Avv. Raffaele Cappiello,
con stupore e ma soprattutto con una certa perplessità, apprendo oggi dell’esistenza di un comunicato stampa attribuito al Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani e firmato dal sedicente (ed autoproclamatosi) Gran Maestro Stefano Bisi. Il comunicato, pubblicato in reazione al nostro articolo del 14 dicembre 2024 dal titolo “Il Grande Oriente d’Italia: Leo Taroni è il nuovo Gran Maestro”, si propone di smentire quanto riportato, definendo il titolo “lesivo” e “ampiamente distorsivo” , riservandosi anche ulteriori azioni legali nei confronti della nostra Agenzia e del nostro editore.
Tuttavia, non possiamo ignorare un fatto ben noto e incontrovertibile: il Tribunale di Roma, con provvedimento datato 27 novembre 2024, ha nominato Lei, Avv. Cappiello, Curatore speciale ex art. 78 Cpc e unico rappresentante del Grande Oriente d’Italia per quanto riguarda i procedimenti civili pendenti. Questo ruolo, assegnato de facto e de jure , implica che il GOI non possa emettere atti ufficiali o avviare azioni legali senza la Sua firma e la Sua autorizzazione.
Pertanto, ci chiediamo, e con noi i nostri lettori, come sia possibile che vengano diramati comunicati stampa, redatti e diffusi a firma di un soggetto che, alla luce del provvedimento del Tribunale, non ha alcuna legittimità rappresentativa né alcun titolo per parlare in nome del GOI. Se il Grande Oriente d’Italia non può neanche firmare una raccomandata senza il Suo intervento, figuriamoci esercitare il diritto di rettifica o preannunciare azioni legali.
Il comunicato del sedicente Gran Maestro, nel tentativo di sminuire il contenuto del nostro articolo, non fa che confermare la confusione e l’arbitrarietà con cui si continua a gestire queste vicende. È doveroso ricordare che il nostro articolo si è limitato a riportare fatti ben noti, supportato dalla documentazione giudiziaria: la vittoria elettorale di Leo Taroni e della sua lista è stata accertata, ed è stata riconosciuta anche dal GOI tramite la memoria di costituzione da Lei redatta.
Per questi motivi, Le chiediamo un intervento urgente, volto a chiarire la situazione e a tutelare la corretta rappresentanza del Grande Oriente d’Italia, impedendo che ulteriori atti arbitrari e privi di legittimità vengano attribuiti a un’associazione così prestigiosa.
Restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro e confidiamo nel Suo operato per ristabilire ordine e trasparenza in questa vicenda.
Cordialmente,
Dott. Luigi Camilloni
Direttore di Agenparl
E questa la Lettera inviata a Stefano Bisi da parte dell’avv. Francesco Lorenti, in nome e per conto del Direttore di Agenparl Luigi Camilloni:
In relazione alla PEC inviata in data odierna al Sig. Stefano Bisi, in nome e per conto del mio assistito, il Dr. Luigi Camilloni, desidero precisare quanto segue:
La richiesta di rettifica avanzata, ai sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa, è stata formulata con l’intento di ripristinare una corretta informazione in merito al comunicato stampa recentemente pubblicato nella sezione “Comunicati Stampa” del sito ufficiale del Grande Oriente d’Italia. Il comunicato, attribuito al Sig. Stefano Bisi in qualità di Gran Maestro, contiene affermazioni che richiedono una rettifica puntuale per garantire un’informazione trasparente e rispettosa della realtà giudiziaria e istituzionale.
Tale richiesta nasce dalla necessità di sottolineare il rispetto delle norme vigenti e di ricordare che, in base alla recente nomina dell’avv. Raffaele Cappiello quale Curatore speciale ex art. 78 Cpc, il Grande Oriente d’Italia è rappresentato legalmente esclusivamente da quest’ultimo. Qualunque comunicazione ufficiale attribuita al GOI che non sia riconducibile alla figura del Curatore speciale non può essere considerata né legittima né valida ai fini istituzionali.
Vorrei, inoltre, rammentare che la Suprema Corte ha chiarito come l’istituto della rettifica non sia soltanto un atto riparatorio, ma una misura volta a evitare che un’informazione lesiva continui a produrre effetti negativi. La richiesta di rettifica si pone, quindi, in coerenza con i principi di diritto consolidato e mira a tutelare il mio assistito e l’agenzia di stampa Agenparl da eventuali indebite insinuazioni o fraintendimenti.
Ritengo altresì fondamentale ribadire che l’articolo pubblicato da Agenparl, riguardante il riconoscimento di Leo Taroni come Gran Maestro, si è limitato a riportare con fedeltà la posizione del Grande Oriente d’Italia, come rappresentata dall’avv. Raffaele Cappiello, e non ha in alcun modo anticipato o manipolato l’esito di eventuali giudizi pendenti.
Mi auguro che il Sig. Stefano Bisi, nel rispetto del diritto di cronaca e di rettifica, accolga prontamente questa legittima richiesta, pubblicando con il medesimo rilievo dato al comunicato stampa originario le opportune precisazioni richieste dal mio assistito.
Resto fiducioso in un riscontro tempestivo e invito tutte le parti coinvolte a mantenere un atteggiamento di trasparenza e collaborazione per il bene dell’Istituzione e della verità.
Avv. Francesco Lorenti