Dallo scorso aprile, giace una richiesta di audizione al presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. La richiesta di audizione riguarda questioni interne al Grande Oriente d’Italia, sempre più nel caos a fronte della mancata nomina di un Amministratore giudiziario con pieni poteri. Così, mentre la Presidente Colosimo non ha ancora trovato spazio nel calendario della Commissione, iniziano a palesarsi numerosi, e sempre più foschi, interrogativi…
Il 3 marzo 2024, il candidato antimafia Leo Taroni e la Lista n. 1 hanno vinto le elezioni per la Gran Maestranza del Grande Oriente d’Italia (G.O.I.) con 6.482 voti validi, contro i 6.467 ottenuti dalla Lista n. 2 guidata da Antonino Seminario. Nonostante questo esito, attraverso un vero e proprio golpe della Commissione Elettorale Nazionale interna, il candidato negazionista (del fenomeno infiltrativo) Antonino Seminario è stato insediato come Gran Maestro.

Oggi, nonostante la XVI Sezione Civile del Tribunale di Roma stia demolendo, pezzo per pezzo, le decisioni contra legem della C.E.N. e degli altri organi interni del G.O.I., anche attraverso la nomina di un Curatore speciale, l’avv. Raffaele Cappiello, in adesione giudiziale alle legittime richieste della Lista n. 1, il Grande Oriente d’Italia continua ad essere governato dall’ex Gran Maestro Stefano Bisi, in linea di continuità con il decaduto Seminario.
Bisi, anziché agire da garante delle decisioni degli organi della Giustizia civile, ha intrapreso una personale battaglia finalizzata a renderle vane, in una impossibile e disperata resistenza che ha finito per alimentare seri interrogativi persino sullo stato del diritto in Italia, con una motivata richiesta di intervento al Ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Tramite una Lettera aperta all’vvv. Capiello l’Agenzia di stampa parlamentare Agenparl ha evidenziato che l’autoproclamato Gran Maestro Stefano Bisi ha diffuso un comunicato stampa in cui si si contestava un loro articolo ddel 14 dicembre 2024 intitolato “Il Grande Oriente d’Italia: Leo Taroni è il nuovo Gran Maestro”. Nel comunicato, il titolo è stato definito “lesivo” e “ampiamente distorsivo”, annunciando possibili azioni legali contro l’Agenzia. Tuttavia, alla luce del provvedimento del Tribunale civile di Roma, ci si chiede come Bisi possa assumere tali iniziative senza l’autorizzazione del Curatore speciale.
Confusione e richieste di chiarezza
La diffusione di atti ufficiali privi di legittimità rappresentativa rischiando di compromettere ulteriormente l’immagine di un’associazione prestigiosa come il Grande Oriente d’Italia. La documentazione giudiziaria conferma la vittoria elettorale di Taroni, ma il quadro attuale è segnato da una gestione che Agenparl definisce “confusa e arbitraria”, auspicando l’intervento urgente del Ministro della Giustizia Carlo Nordio per ristabilire trasparenza e ordine all’interno del G.O.I., tutelando la corretta rappresentanza dell’associazione e rispondendo in modo chiaro alle legittime domande di soci e osservatori esterni.
In questo quadro iniano ad alimentarsi dubbi sui ritardi della Commissione Antimafia.
Pronto a collaborare
Intanto, il legittimo Gran Maestro Leo Taroni ha fatto sapere di essere pronto per una sua eventuale audizione in Commissione Antimafia, durante la quale avrebbe modo di chiarire le circostanze delle ricevute minaccie di morte alla sua persona (una attraverso un pizzino durante la campagna elettorale, la seconda rivoltagli dal Maestro Venerabile della Loggia Garibaldi 1188 di Roma). Chi ha interesse a levare di mezzo Leo Taroni? La ‘Ndrangheta? La Mafia? Eventuali Servizi Segreti deviati? O tutti e tre i soggetti insieme?

Il Comunicato
Nel frattempo, è di poche ore fa il Comunicato apparso sul sito ufficiale delle Forze massoniche riunite (www.grandeorienteitalia.it), una sorta di organo “ponte” in attesa che la Giunta legittima del G.O.I. possa insediarsi definitivamente nel territorio massonico nazionale, liberato. Territorio, tuttavia, ancora in parte occupato dalle Forze controiniziatiche bisiane:
“Oggi, 22 dicembre 2024, ci è stata segnalata l’esistenza di un profilo Facebook denominato “Maestro Leo Taroni”.
Si tratta di un profilo fake, un account falso che non ha nulla a che vedere con la persona di Leo Taroni né, tantomeno, con la Lista 1 “Noi Insieme” candidatasi alle scorse elezioni del Grande Oriente d’Italia.
Al momento, il profilo — di recentissima realizzazione — è sostanzialmente vuoto, fatta eccezione per alcune foto. In ogni caso, Leo Taroni disconosce e si dissocia fin d’ora da ogni eventuale contenuto testuale e/o multimediale venisse caricato su tale pagina.
Si è già provveduto a segnalare questo falso profilo alla piattaforma Facebook e a richiederne la rimozione legale.
L’episodio sarà, inoltre, denunciato alla Polizia Postale, potendosi configurare l’ipotesi di diversi reati, tra i quali: sostituzione di persona, diffamazione e furto di immagine.“
Il Canale Telegram Notizie massoniche italiane ha così commentato:
“Carissimi Fratelli,
Leo Taroni ha in corso una battaglia giudiziaria di fondamentale importanza per il futuro legalitario della Massoneria italiana, e per il futuro democratico del nostro paese. Ha già ricevuto ben due minaccie di morte…
Invitiamo tutti a trattare la sua Persona e la sua Dignità con il più alto rispetto.
Ciò non significa sottrarlo a critiche costruttive, casomai ve ne fossero. Ma lasciamo assolutamente perdere comportamenti tali da porlo in pericolo in qualsiasi modo.“