Nella notte la notizia del disperato Reclamo bisiano contro la nomina dell’avv. Cappiello. È citato un fantomatico “Provvedimento” della Giunta abusiva, che avrebbe trasferito il 2 di novembre la rappresentanza legale dell’Ordine al “dr. Stefano Bisi”. Ma il sogno dura poche ore, nel corso della mattinata arriva il duro risveglio: Raffaele Cappiello, in qualità di Curatore speciale del G.O.I., aderisce alle istanze “Scozzesi” circa l’invalidità della delibera “Seminario/Bisi” del giugno scorso, sulla sospensione del Protocollo d’intesa stipulato tra il Grande Oriente d’Italia e il Rito Scozzese Antico ed Accettato. Per il fronte lealista l’ennesima severa lezione di civiltà giuridica.
“Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita”, così William Shakespeare ne “La tempesta”, atto IV, scena prima. Se fosse davvero così, attualmente la vita del “dr. Stefano Bisi” sarebbe molto simile ad un tremendo incubo!

Un incubo tormentato da una persona precisa, l’avv. Raffaele Cappiello, ufficialmente il Curatore speciale del Grande Oriente d’Italia, che in tale qualità sta, nelle varie cause giudiziarie in corso, aderendo pedissequamente alle richieste delle varie controparti “taroniane”, invalidando del tutto il lavoro dei soliti Legali calabro-negazionisti Fabio Federico e Raffaele d’Ottavio, cui si è aggiunto, per la grande occasione, il neapolitan Umberto Limongelli.

Nella notte, sul Canale Telegram Notizie massoniche italiane, è apparsa la notizia del Reclamo per “l’annullamento e/o la revoca totale del provvedimento emesso in data 05.12.2024 e notificato a mezzo posta in data 12.12.2024 con il quale il Tribunale adito in persona del GU dr. Maurizio Manzi ha nominato nel procedimento n. 48282/2024 RG l’avv. Raffaele Cappiello quale curatore speciale ex art. 78 cpc del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani“. Il tentativo, quello di esautorare lo scomodissimo Curatore speciale e riprendere in mano il controllo legale del G.O.I.
Tutto ciò su un presupposto che a detta dell’Alto comando Forze massoniche riunite (Organo – lo ricordiamo – deputato alle operazioni di guerriglia e controinformazione, nel territorio massonico occupato, dalla Giunta legittima, regolare e legalitaria del G.O.I.) è farlocco. Cioè un presunto “Provvedimento” della Giunta controiniziatica datato al 2 novembre scorso:

Ma quale “Giunta controiniziatica”? Quella bisiana abusiva o quella seminarista decaduta? In entrambi i casi si tratterebbe di un atto completamente illegittimo e assolutamente inefficace.
La dura realtà
Il sogno di riprendere il controllo del G.O.I., da parte lealista, è però durato poche ore.
Stamattina, infatti, presso la XVI Sezione Civile del Tribunale di Roma, davanti al giudice istruttore designato dr. Maurizio Manzi, vi è stato un nuovo amarissimo risveglio.
Motivo del contendere l’udienza cautelare relativa alla causa promossa per ottenere la sospensione dell’efficacia esecutiva e dell’esecuzione dell’illegittima delibera adottata da Antonio Seminario circa la sospensione del Protocollo stipulato tra il Grande Oriente d’Italia e il Rito Scozzese Antico ed Accettato.
In rappresentanza del GOI, l’ormai temutissimo Avvocato Raffaele Cappiello ha espresso il pieno riconoscimento della fondatezza delle ragioni avanzate dal R.S.A.A., chiedendo contestualmente l’accoglimento delle domande formulate dai ricorrenti.
Uno smacco che ha portato l’intero fronte lealista dal Natale direttamente alla Befana, con tanto carbone sopra il camino ad attendere i vertici seno-calabro-negazionisti.

Continua, pertanto, il lavoro impeccabile e determinato dell’Avv. Raffaele Cappiello, che sta dimostrando che non esiste una presunta “Giustizia massonica” sovraordinata a quella Statale (come sostenuto dall’ex Segretario del G.O.I., prossimo espulso, Emanuele Melani) e che il diritto, se esercitato con competenza e dedizione, può riportare ordine e trasparenza anche nelle situazioni più intricate.
Grazie a lui, il Grande Oriente d’Italia sta ritrovando la sua giusta rotta, riaffermando i valori di democrazia, giustizia e verità.
I prossimi passi
Il giudice istruttore, come rilevato dall’Agenzia di stampa parlamentare Agenparl, si è riservato di decidere, ma l’adesione del G.O.I. targato Cappiello alla richiesta del Rito Scozzese Antico ed Accettato lascia presagire un imminente accoglimento del ricorso.
Si attende nei prossimi giorni l’emissione dell’ordinanza che, qualora confermata, sospenderà gli effetti della delibera di giugno, segnando una storica vittoria per l’Aquila bicefala Scozzese, che nel frattempo ha depennato, per peristalsi, il “dr. Stefano Bisi” (vedi qui).

Le conseguenze di tale decisione saranno sicuramente rilevanti per il futuro del rapporto tra G.O.I. e R.S.A.A. La sospensione della delibera consentirà infatti la ripresa dei lavori rituali del R.S.A.A., chiamato a gennaio a svolgere importanti atti amministrativi. Restituendo piena operatività e vigore a una tradizione interrotta bruscamente e, secondo diritto, illegittimamente.

Mentre si attendono ulteriori sviluppi circa il definitivo insediamento di Leo Taroni come Gran Maestro del G.O.I., l’emissione dell’ordinanza rappresenterà un passaggio cruciale per rideterminare un equilibrio fondamentale per la coesione e l’operatività della più importante e numerosa Obbedienza massonica italiana.