Notizie massoniche italiane, nella sua risposta, pubblicata a mezzo Telegram, fa sapere che esistono ancora nel GOI, spesso celate, competenze che possono toccare temi importanti, quali quelli etici attribuiti alla penna di Antonio Seminario. Inoltre, circa i presunti abusi subiti nel corso della propria adolescenza dal Gran Maestro Stefano Bisi, chiosano: “Ci dispiace apprenderlo, gli esprimiamo fraterna vicinanza”
LETTERA APERTA AI FRATELLI DI NOTIZIE MASSONICHE ITALIANE
Fratelli carissimi di N.M.I., vi seguo fin dal tempo della vostra prima esperienza su Telegram, dispiaciuto della chiusura e infine sollevato dalla ripresa delle comunicazioni.
Ho seguito con attenzione la “svolta seminarista” riconoscendovi una vis ironica davvero di alto livello e sorridendo dei tanti Fratelli che, prendendovi troppo sul serio, contestano le vostri odi al “rinato”.
A seguito però degli ultimi accadimenti, il timore che certi vostri messaggi possano davvero essere interpretati come veritieri, magari dai Fratelli più semplici ed inesperti, mi ha spinto a scrivervi.

di confrontarmi tante volte con il Fratello Seminario ed in totale sincerità vi devo dire che si tratta di un “buon diavolo”: buon organizzatore e preparato uomo d’azienda (nonostante certi problemi personali che ad un imprenditore possono accadere) ma purtroppo lontanissimo dal poter anche solamente immaginare certi proclami filosofico-giuridici, suppongo frutto di un’accurata interrogazione all’IA, che voi avete spacciato come suoi. Beh, il buon Tonino non potrà mai firmare in proprio una tavola d’accusa nei confronti del medico Tumbarello in quanto conosce profondamente il territorio in cui vive e capisce quanto svantaggio ciò gli porterebbe da parte del suo elettorato siculo-calabrese anche al di fuori di Sicilia e Calabria. Senza volutamente voler parlare di tutta una serie di rischi personali, purtroppo tipici di certe situazioni.

Il discorso su Bisi è diverso: lui non firmerebbe mai alcuna tavola d’accusa solo perché ne ha paura. Da sempre il GM prorogato impone ai suoi sodali di ogni livello la redazione di tavole d’accusa verso i suoi nemici personali perché lui non vuole esporsi e ciò frutto di un’infanzia da bambino bullizzato, di un’adolescenza frustrata dalla precoce alopecia e di una mediocre carriera giornalistica su testate poco più che rionali. Bisi fa le sue sfuriate dal palco della Gran Loggia, nel Consiglio dell’Ordine, dal banco dei Collegi Circoscrizionali o dalla cattedra delle logge che visita ma mai, ribadisco mai, affronta personalmente quei Fratelli che lui invece aggredisce con tanta veemenza quando è circondato da testimoni (magari a lui favorevoli).

Soluzione: si dà l’incarico al vecchio Pietrangeli che, giustamente, li ha mandati a pescare in modo che la patata bollente tocchi al povero Vignoni che si dovrà pur meritare il nuovo grembiule o no?
Cari Fratelli di N.M.I., fra tutte le cose giuste e simpatiche che raccontate, su una vi sbagliate: Il G.O.I. è purtroppo finito! Tonino non contraddice Bisi in questa fase elettorale non certo per savoir faire come voi sostenete ma solo perché continuerà ad appoggiare la sua linea di condotta e non a caso lo nominerà Gran Maestro Onorario, titolo vitalizio, così che lui possa continuare ad imperversare in tutta Italia: lo sta gridando ai 4 venti nel corso della sua campagna elettorale. E dopo 10 anni di Gran Maestranza di Seminario, sarà il turno di altri 10 con Trumbatore… ed in questi lunghi anni, purtroppo per il G.O.I., sarà palese la pochezza di tale classe dirigente che di massonico non ha mai avuto niente.
Scusate la lunghezza e grazie di avermi ospitato. Con T.F.A.